Inizierò una discussione che volevo trattare in maniera abbastanza dettagliata ma il tempo non mi permette di prendermi l'agio di scrivere per ore...
Partirò con una considerazione:
- tutto ciò che vediamo durante i trip sono forme e colori che già conosciamo
- tutto ciò che possiamo immaginare sono forme e colori che già conosciamo
- tutto ciò che vediamo, possiamo immaginarlo dato che diventa fonte di ispirazione
Quindi noi siamo capaci di replicare e mettere assieme i vari tasselli visivi.
Tuttavia quando immaginiamo, possiamo vedere ciò che vogliamo.
Che cos'è che però che rappresenta questa nostra capacità di vedere?
Durante i trip i messaggi visivi acquisiscono un significato proprio ma si tratta pur sempre di ciò che la nostra mente può accogliere.
L'idea che mi sono fatto è che anche quando immaginiamo, le stesse entità che ci hanno dato la possibilità di vedere come esse colmano lo spazio, sono capaci di manifestarsi nel sottile presentandosi nella nostra mente.
È come se qualcosa di visto nella materialità potesse essere trascinato nell'immateriale.
Di fatto se avessimo nozioni solo del buio, sapremmo replicare solo questo.
È possibile che le entità immobili (prontuario) abbiano una forma materiale e molte forme immateriali?
In tal modo sarebbero onnipresenti con la possibilità di coprire tutti gli spazi del multiverso esplorato.
Vedere una figura priva di 'essere' è di per sé raccapricciante, se ci si immedesima nella situazione in cui noi, soli con ciò che può fluire per la nostra mente, ci troviamo di fronte a uno spazio finito (un'immagine) carico di figure ma privo di intelligenze con le quali comunicare.
Nei trip oltre soglia è caratteristico incappare nella situazione in cui ci si trova ad essere, ma privi di ogni software e hardware fornitoci... ...in poche parole, senza corpo, sensazioni ed emozioni siamo un essere che sa cosa può essere ma non sa ancora come essere.
Considerazioni da prontuario
Considerazioni da prontuario
Non ho tempo.
Re: Considerazioni da prontuario
Ciao..so gia che Non c'entra niente ma forse si..era ha scritto: ↑ven feb 10, 2023 12:29 amInizierò una discussione che volevo trattare in maniera abbastanza dettagliata ma il tempo non mi permette di prendermi l'agio di scrivere per ore...
Partirò con una considerazione:
- tutto ciò che vediamo durante i trip sono forme e colori che già conosciamo
- tutto ciò che possiamo immaginare sono forme e colori che già conosciamo
- tutto ciò che vediamo, possiamo immaginarlo dato che diventa fonte di ispirazione
Quindi noi siamo capaci di replicare e mettere assieme i vari tasselli visivi.
Tuttavia quando immaginiamo, possiamo vedere ciò che vogliamo.
Che cos'è che però che rappresenta questa nostra capacità di vedere?
Durante i trip i messaggi visivi acquisiscono un significato proprio ma si tratta pur sempre di ciò che la nostra mente può accogliere.
L'idea che mi sono fatto è che anche quando immaginiamo, le stesse entità che ci hanno dato la possibilità di vedere come esse colmano lo spazio, sono capaci di manifestarsi nel sottile presentandosi nella nostra mente.
È come se qualcosa di visto nella materialità potesse essere trascinato nell'immateriale.
Di fatto se avessimo nozioni solo del buio, sapremmo replicare solo questo.
È possibile che le entità immobili (prontuario) abbiano una forma materiale e molte forme immateriali?
In tal modo sarebbero onnipresenti con la possibilità di coprire tutti gli spazi del multiverso esplorato.
Vedere una figura priva di 'essere' è di per sé raccapricciante, se ci si immedesima nella situazione in cui noi, soli con ciò che può fluire per la nostra mente, ci troviamo di fronte a uno spazio finito (un'immagine) carico di figure ma privo di intelligenze con le quali comunicare.
Nei trip oltre soglia è caratteristico incappare nella situazione in cui ci si trova ad essere, ma privi di ogni software e hardware fornitoci... ...in poche parole, senza corpo, sensazioni ed emozioni siamo un essere che sa cosa può essere ma non sa ancora come essere.
Purtoppo mi è Capitato di guidare la macchina anche se avevo fumato crack poche prima ,ma ancora piu grave che lo fumavo tutti i giorni per tanto tempo, quindi potevo non usatrlo in giornsta, ma lo avevo nel cervello lo stesdo..in questi viaggi, per firtuna di 30 km al nassimo, avevo delle allucinazioni visive pazzescge!! Vedevo continamente persone a bordo strada ,che Correvano, per poi scoprire che Erano ombre ! Non è pissibile spiegarlo!!
E le allucinaxioni uditive?? Io sento la voce di mia figlia che mi chiama, anche quando lei è a scuola!! Anche quando sono nel bosco con il cane!! Io che sono la Persona piu paurosa della terra, che non vado nei bagni pubbliici per paura di trovare un cadavere!! Non faccio la doccia finché in casa mon c'è mio Marito perché sento semore aprire la porta immagino di essere aggredita!! Sentire mia figlua che mi chiama nel bosco è terrore allo stato puro!! Capisco perché dopo un po porta il consumatore alla follia!!
Re: Considerazioni da prontuario
Beh, qualche parallelismo c'è e andrebbe ricercato sempre negli stessi vettori che normalmente rappresentano ciò che udiamo e vediamo.tinalant ha scritto: ↑dom feb 19, 2023 6:17 am...avevo delle allucinazioni visive pazzescge!! Vedevo continamente persone a bordo strada ,che Correvano, per poi scoprire che Erano ombre ! Non è pissibile spiegarlo!!
E le allucinaxioni uditive?? Io sento la voce di mia figlia che mi chiama, anche quando lei è a scuola!! Anche quando sono nel bosco con il cane!!
Se ad allestire lo stesso scenario all'interno della nostra mente sono sempre gli stessi vettori (delle entità), viene da pensare che dal più materiale al più sottile vi siano i vari piani "oscillanti a frequenze differenti e solitamente non visibili e udibili".
In tali spazi è possibile trovare molti canali informativi, però bisogna purtroppo cercare di individuare la fonte di tali segnali...
Non ho tempo.
Re: Considerazioni da prontuario
Il tuo pensiero, @era, mi fa pensare a Platone, in particolar modo al mondo delle idee, e al fatto che siamo splendenti deità...
Vedo nell'integrazione un punto fondamentale dell'esperienza...
Vedo nell'integrazione un punto fondamentale dell'esperienza...